Gianluca Dettori presidente di Primomiglio, SGR specializzata nel Venture Capital tecnologico, durante l’evento di Saturnia ci ha raccontato quali saranno i trend tecnologici e i mercati nell’era post-Covid.
Il Venture Capital è stato toccato fortemente da questa crisi, molte società giovani non hanno avuto impatti significativi, essendo strutture estremamente agili che hanno potuto cambiare il proprio modello di business rapidamente, altre invece sono state impattate molto negativamente e altre ancora, come nuove start up, sono letteralmente esplose positivamente nel loro business.
Dobbiamo pensare che abbiamo vissuto uno shock macroeconomico senza precedenti che in tempi di pace improvvisamente ha colpito 200 nazioni, 4.2 miliardi di persone (60% del GDP globale) hanno subito un lockdown totale o parziale e quasi tutta la popolazione mondiale ha adottato misure di contenimento.
Di conseguenza è avvenuto un balzo culturale di 5 anni nella digitalizzazione: Zoom ha superato i 100 miliardi di capitalizzazione, la scuola è diventata ibrida in presenza e digitale (Weschool 1m di utenti al giorno), gli acquisti sono diventati online, i pagamenti e servizi digitali sono esplosi, il Dating online ha subito una crescita del +30% (3 miliardi di swipes su Tinder il 29 Marzo 2020) e infine si è creato un diverso bilanciamento famiglia/lavoro, con la prospettiva di poter vivere e lavorare in remoto.
Dettori ha proseguito illustrandoci quali saranno gli effetti di questa crisi nel lungo termine sulla società, sulle nostre abitudini e sui trend d’investimento. Sicuramente sarà fondamentale per essere competitivi e produttivi digitalizzare i processi aziendali: investire quindi su tecnologie di collaborazione, cloud, 5G, SAAS e cybersecurity.
Considerando i nuovi stili di vita come il remote working, lo smart working e il travelling, altri temi di investimento saranno il turismo online, il prop-tech, l’IOT, l’ecommerce, il logistics, il food-tech (esplosione delle dark kitchen) e i servizi per la persona/famiglia online.
Infine riguardo le infrastrutture, la necessità di aggiornare il setup infrastrutturale, porterà ad investire in una nuova urbanizzazione, smart mobility, sharing economy, servizi e tecnologie IT e ICT.
Come il lavoro dovrà essere organizzato e come le aziende si dovranno ristrutturare?
Un interessante sondaggio ha rilevato che 800 milioni di riunioni al giorno vengono fatte su Zoom, Meet, Teams e Webex, il 77% dei lavoratori in remoto dichiarano un miglioramento di produttività, il 23% lavorano più ore da casa rispetto all’ufficio, il 74% si dichiara meno disponibile a lasciare un lavoro se offerto in remoto e l’83% dichiara che lavorare da casa incrementa la propria soddisfazione nel lavoro.
Tutta una serie di startup hanno modificato la modalità di lavoro utilizzando nuovi mezzi: il Messaging, la videocomunicazione e gli strumenti di real time collaboration; il Cloud, il cybersecurity, il data management, il document sharing e collaborazione; gli uffici virtuali, gli assistenti virtuali, le agende online condivise; il Project management, il team management online; Hiring, HR e gestione remota delle risorse umane. Tutta questa trasformazione diventerà quindi nuovo tema d’investimento.
Subiranno sicuramente un incremento, conclude Dettori, anche gli investimenti in BIG data e AI (Intelligenza artificiale) e il no-code, infatti entro il 2024 il 75% delle aziende avrà adottato implementazioni no-code/low code.
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